Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Football Club Internazionale Milano nelle competizioni ufficiali della stagione 2004-2005.
Stagione
Da una Lazio in grave crisi societaria, proveniva durante l'estate 2004 il tecnico Roberto Mancini: personalmente apprezzato da Massimo Moratti per il carisma utile a governare uno spogliatoio incline all'anarchia, lo jesino instaurò col club un sodalizio mai giunto a compimento negli anni da calciatore.
Esame iniziale da sostenere il turno di qualificazione alla Champions League, con l'elvetico Basilea liquidato in scioltezza: a destare qualche apprensione il sorteggio nel gruppo includente Werder Brema e Valencia, rispettive campioni in Bundesliga e Primera División con gli spagnoli tra l'altro impostisi nella Coppa UEFA e Supercoppa Europea. In fatto di mercato da segnalare il passaggio di Fabio Cannavaro alla Juventus, compensato dall'acquisto del portiere Carini: in precedenza tesserato dagli stessi bianconeri, l'estremo difensore uruguaiano raccolse poco spazio a Milano.
Chiamata a esordire in campionato nell'anticipo pomeridiano del sabato, l'Inter si misurò con il Chievo sul difficile terreno del Bentegodi: votati alla copertura i nuovi laterali Favalli e Mihajlović, l'incursore Zé Maria e un «tuttocampista» Cambiasso formavano assieme all'incontrista Davis e al regista Verón la linea mediana. Aperto il punteggio grazie a Stanković, un black out difensivo comportò la rimonta scaligera col pari fissato da Adriano: sempre opera del brasiliano un gol decisivo per centrare a Bergamo la prima vittoria, col debutto del classe 1980 Burdisso macchiato dal sanguinoso retropassaggio di cui approfittò Budan per trovare il momentaneo 1-0.
Presentandosi all'Olimpico dopo aver espugnato Anderlecht in coppa, Javier Zanetti e soci dilapidarono clamorosamente un vantaggio per 3-1 facendosi riprendere dalla Roma: sotto accusa l'esperto quanto a tratti rivedibile Toldo, sostituito da Fontana nella trasferta del Mestalla. Ammutolito a suon di reti il pubblico iberico, i nerazzurri trassero un prezioso punto dalla stracittadina del 24 ottobre 2004 anche per merito della riserva cesenate tra i pali; la chiara tendenza al pareggio sarebbe assurta a «costante» stagionale per i 18 nulla di fatto su 38 gare, con 7 di essi raccolti addirittura consecutivamente nel pieno dell'autunno.
Accompagnato da carenze financo elementari del pacchetto arretrato, il succitato filotto giunse a termine col derby d'Italia del 28 novembre 2004: Zalayeta e Ibrahimović sembrarono consegnare il trionfo ai piemontesi, senza aver però fatto i conti col modulo iperoffensivo tentato da Mancini – gettando nella mischia Vieri e Recoba per supportare Martins e Adriano – che portava all'insperato 2-2 nei minuti conclusivi. Rivelatasi almeno in avvio poco funzionale, l'imbattibilità era salvaguardata in extremis a Siena: ben più soddisfacente il percorso in Europa, con l'abbinamento al Porto (accentratore dei titoli continentale e mondiale nell'anno solare) una volta chiuso in testa il girone senza concedere gol a San Siro.
Guarita strada facendo da pareggite e lacune nell'impianto difensivo – riassumibili nel generico sfilacciamento di un reparto «colabrodo» e spesso manchevole su concetti basilari del gioco – la formazione partì con altro piglio nel 2005, inseguendo un terzo posto conteso da Sampdoria e Udinese: sconfitti i liguri al Meazza capovolgendo in appena 6' il passivo, Vieri evitò un tracollo a Parma raggiungendo nell'occasione le 100 marcature con la squadra. Lasciatasi sfuggire i 3 punti nello stadio friulano, domenica 27 febbraio 2005 la Beneamata incappava in una battuta d'arresto sconosciuta da 40 partite: anteprima dell'euroderby valevole per i quarti di finale, il confronto meneghino era risolto da Kakà.
Sbrigata senza eccessivi patemi la formalità costituita dai lusitani, con tripletta di Adriano nel retour match, l'Inter cadeva in maniera arrendevole dinnanzi ai rossoneri: già maturata in pratica sul rettangolo erboso, l'eliminazione venne sancita dalla giustizia sportiva a causa delle intemperie dei tifosi che provocarono il 12 aprile 2005 un'anticipata sospensione della sfida e la conseguente squalifica per il pubblico.
A riprova della fiducia e consapevolezza acquisite dall'ambiente, i milanesi colsero a Torino un fondamentale successo per l'obiettivo del podio: pur soffrendo a Messina una beffa nel recupero, all'allenatore marchigiano riuscirono il piazzamento-Champions e l'affermazione in Coppa Italia. Lanciando segnali incoraggianti in ottica futura, la società veniva nominata al primo posto nella graduatoria mondiale redatta dalla IFFHS: ipotecata la conquista del summenzionato trofeo già nella partita d'andata, il 15 giugno 2005 una punizione di Mihajlović stese definitivamente i capitolini aprendo la bacheca di Via Durini per la prima volta dal 1998.
Divise e sponsor
Lo sponsor tecnico per la stagione 2004-2005 fu la Nike, mentre lo sponsor ufficiale era la Pirelli.
Per gli incontri casalinghi di Champions League, venne utilizzata una divisa ispirata a quella della stagione 1997-98 (impiegata nella circostanza per gli appuntamenti di Coppa UEFA).
Organigramma societario
Rosa
Calciomercato
Sessione estiva (dall'1/7 al 31/8)
Sessione invernale (dal 2/1 all'1/2)
Risultati
Serie A
Girone di andata
Girone di ritorno
Coppa Italia
Fase finale
UEFA Champions League
Turni preliminari
Fase a gironi
Fase ad eliminazione diretta
Statistiche
Statistiche aggiornate al 15 giugno 2005.
Statistiche di squadra
Andamento in campionato
Legenda:
Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.
Statistiche dei giocatori
Sono in corsivo i calciatori che hanno lasciato la società a stagione in corso.
Note
Bibliografia
- Almanacco illustrato del Calcio 2006, Modena, Panini Editore, 2005, p. 672, ISSN 1129-3381.
- Filippo Grassia e Gianpiero Lotito, INTER - Dalla nascita allo scudetto del centenario, Antonio Vallardi Editore, 2008, p. 239, ISBN 978-88-95684-11-6.
Collegamenti esterni
- (EN) Serie A 2004-2005 su RSSSF.com, su rsssf.com.
- (EN) Inter Milan 2004-2005 su footballdatabase.eu, su footballdatabase.eu.
- Gol della stagione 2004/05, su YouTube, 25 maggio 2016.




